Oggi, per la giornata dell’8 marzo, il mio pensiero va alle donne ucraine e ai sogni spezzati delle loro bambine e dei loro bambini.
Succede, infatti, che molte di loro sono costrette a salutare i figli maggiori, i mariti, i compagni, i padri, i fratelli e gli amici alla frontiera, fuggendo insieme ai più piccoli e agli anziani, alla disperata ricerca di un luogo sicuro.
Voglio abbracciare tutte loro con la ferma consapevolezza che da donne sapranno preservare con forza e determinazione la bellezza della vita anche di fronte allo sgomento di questa incomprensibile quanto inaudita guerra.
Buon 8 marzo!
Carmensita Feltrin



